La cessione del quinto è un prestito comodo, flessibile e per gli appartenenti alle Forze Armate ci sono convenzioni che lo rendono la soluzione vantaggiosa rispetto altre forme di prestiti.
La cessione del quinto per le Forze Armate
La cessione del quinto è una forma di prestito personale a cui possono accedere anche gli appartenenti alle Forze Armate con le agevolazioni previste per i dipendenti pubblici e statali.
La cessione del quinto rientra tra le operazioni del credito al consumo e la normativa di riferimento è data dal Testo Unico DPR 180/1950, emanato per disciplinare i finanziamenti di dipendenti pubblici e statali, tra cui le Forze Armate di qualsiasi reparto. Con le modifiche apportate dalle L. 311/2005 e 80/2005 la cessione del quinto può essere erogata anche ai titolari di una pensione ex-INPDAP.
L’accesso a questo strumento finanziario è consentito al ricorrere di determinati requisiti:
- un contratto a tempo indeterminato con la P.A., ma in alcuni casi si può accedere anche con un contratto a tempo determinato, purché la durata complessiva del prestito non superi il termine di scadenza del contratto lavorativo;
- anzianità di servizio di almeno tre mesi;
- un’età compresa tra i 18 e un’età massima alla scadenza del rimborso che può variare tra i 63 o 75 anni in base all’età pensionabile e alla categoria professionale di appartenenza.
La cessione del quinto INPDAP (http://www.inpdap-prestiti.it/cessione-del-quinto/) per le Forze Armate e dipendenti statali non necessita di garanti o ipoteche, la garanzia del prestito è data dalla stabilità dello stipendio e dal trattamento di fine rapporto, TFR, maturato in base all’anzianità di servizio.
Con la stipula del contratto di cessione viene anche stipulata una polizza assicurativa rischio vita e impiego e l’importo erogato del finanziamento sarà al netto di tali spese trattenute direttamente dall’ente finanziatore. Da gennaio 2005 l’assicurazione per i prestiti dei dipendenti statali può essere rilasciata non solo dall’INPDAP, confluito in Inps Gestione Dipendenti Pubblici, ma anche da compagnie assicurative private.
I rischi oggetto di assicurazione sono quelli previsti dall’Articolo 32 del suddetto D.P.R. 180/50, riassunti qui di seguito:
- morte del cedente prima che sia estinta la cessione
- cessazione del cedente dal servizio per qualunque causa, senza diritto a pensione, indennità o altro assegno di quiescenza, oppure con diritto ad assegno insufficiente al normale ammortamento del prestito;
- riduzione dello stipendio o salario del cedente per effetto della quale non sia più consentita la trattenuta dell’intera quota ceduta.
Vantaggi della cessione del quinto
Con la cessione del quinto chi è in attività nelle Forze Armate può ottenere facilmente liquidità con un rimborso a rate costanti e un tasso fisso più conveniente rispetto a quelli di mercato.
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato in quanto non si deve dover rilasciare alcuna giustificazione dei motivi per cui si richiede e l’importo erogato può essere utilizzato per qualsiasi esigenza. L’istruttoria del prestito viene svolta direttamente dall’ente finanziatore e i documenti necessari per avviare la pratica sono:
- un documento attestante lo Stato di Servizio rilasciato dall’Amministrazione di appartenenza;
- l’ultima busta paga e il certificato di stipendio;
- documento di identità valido e codice fiscale.
E′ un prestito a tasso fisso con rate mensili costanti e il cui importo sarà determinato in base allo stipendio mensile percepito.
E’ uno strumento finanziario flessibile e non è previsto un limite massimo di importo erogabile.
La cifra che si può richiedere dipende dall’importo dello stipendio e si calcola considerando che la rata può essere anche inferiore ma non superiore al 20% dello stipendio e che la durata della cessione del quinto non può essere inferiore a due anni e non superiore a dieci anni. La durata effettiva del prestito, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge, dipenderà dall’importo erogato e dall’ammontare delle rate mensili calcolate in proporzione sullo stipendio.
Le rate sono trattenute sulla busta paga da parte dell’Amministrazione, che provvederà direttamente a versarle all’ente finanziatore ogni mese, con la comodità di evitare eventuali dimenticanze e ritardi.
Si può accedere a questo finanziamento anche se si hanno già altri prestiti erogati e ancora in pagamento.
Se si ha già in corso una cessione del quinto, si può decidere di estinguerla per rinnovarla anche presso un altro ente finanziatore, purché l’importo del debito residuo non sia troppo alto. Con il rinnovo si può ottenere una nuova liquidità e il nuovo prestito avrà rata e durata diverse.
Se non si può procedere al rinnovo del prestito, si può optare per la delegazione di pagamento o prestito delega, che è un prestito accessorio alla cessione del quinto e anche questa seconda trattenuta non può superare il quinto dello stipendio. Anche per la delegazione di pagamento si deve avere l’autorizzazione dell’amministrazione.
Cessione del quinto convenzionate INPDAP
Gli appartenenti alle Forze Armate e tutti i dipendenti statali sia in attività sia pensionati possono accedere alla cessione del quinto agevolata INPDAP.
I prestiti INPDAP sono detti anche prestiti INPS essendo l’INPDAP confluito in Inps Gestione Dipendenti Pubblici nel 2012 con la legge n. 214 del 27 dicembre 2011.
L’istituto, in base alle possibilità di bilancio, eroga a favore dei dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione prestiti agevolati tramite il fondo “Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali” destinato a tale scopo.
La cessione del quinto, che rimane la soluzione di prestito comoda e vantaggiosa, può essere richiesta direttamente all’INPDAP senza nessuna motivazione e con la sola documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento.
Gli appartenenti alle Forze Armate e gli altri dipendenti statali in attività possono richiedere l’erogazione del prestito con la semplice cessione del 20% dello stipendio e anche con l’eventuale richiesta anche della delegazione di pagamento con una trattenuta pari al 40% dello stipendio.
Con la cessione del quinto INPDAP si può richiedere anche la formula con la cessione del doppio quinto, ossia con una trattenuta pari al 50% dello stipendio mensile netto.
La concessione del finanziamento può essere richiesta anche a banche e altri intermediari autorizzati, in base agli artt. 106 e 107 D.lgs n. 385/1993, con cui l’INPDAP e i ministeri stipulano convenzioni finalizzate a determinare le modalità operative per la concessione di prestiti con formula di cessione del quinto e delega di pagamento con tassi d’interesse, TAN e TAEG, più bassi per gli impiegati pubblici e statali, tra cui gli appartenenti alle Forze armate, sia in attività di servizio sia in pensione.
Il contratto di cessione del quinto dovrà contenere per legge anche i seguenti elementi:
- il tasso di interesse praticato, TAN, espresso in percentuale e su base annua;
- condizioni praticate e altri costi, come ulteriori oneri in caso di mora;
- l’ammontare e le modalità del finanziamento;
- il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
- il tasso annuo effettivo globale, TAEG, comprensivo di oneri accessori quali spese di istruttoria e commissioni bancarie, che sono a carico del cliente.
Le agevolazioni possono variare in base alla categoria di appartenenza delle Forze Armate come Esercito, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Marina Militare, Aeronautica, della Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco.